[ originariamente pubblicato su micheledellatorre.net il 06 agosto 2009 ]
Con colpevole ritardo pubblico il report del primo vero weekend completo che abbiamo fatto in moto io e Alex tra il 3 e il 5 luglio: un bel giro tra basso Piemonte, Francia e Liguria.
L’itinerario è lunghetto e in due giorni è davvero tirato, nel senso che si fa tutta la strada con la dovuta calma, ma si ha pochissimo tempo per fermarsi e visitare i vari luoghi.
Informazioni riassuntive
- Lunghezza: 900 km circa da Cernobbio a Cernobbio
- Tempo impiegato: 3 giorni
Prima della partenza
Vista la nostra vocazione turistica e con l’idea di fare le vacanze di agosto in moto, era abbastanza strano il fatto che io non avessi nessun tipo di borsa o valigia per la moto, così sono andato da un rivenditore Givi e sono tornato a casa con il bauletto V46 da 46 litri, una coppia di borse E41 e tutti i supporti necessari per il montaggio.
Montare il bauletto e il relativo supporto è stato relativamente semplice, mentre per le valigie laterali è stato decisamente più complicato e per questo mio padre si merita un ringraziamento visto che ha fatto tutto il lavoro da solo.
Non è stato banale trovare una soluzione per le frecce, perché le borse laterali non permettono di tenerle nella posizione originale; secondo la Givi andrebbero rilocate sotto la piastra del bauletto, ma l’idea non era di mio gradimento: i cavi sono troppo corti e quindi sarebbe stato necessario prolungarli e, soprattutto, l’estetica della moto ne risente davvero troppo.
Alla fine ho optato per fare due nuovi fori sui lati del porta targa originale, pochi centimetri sotto i fori di serie, così che si noti davvero poco tutto il lavoro fatto.
Ho comprato anche un borsello porta navigatore universale, sempre della Givi, da attaccare al manubrio tramite due strisce di velcro in cui ho inserito un Tom Tom XL: per una volta siamo riusciti a non perderci.
Primo giorno: venerdì
Durante questo primo giorno il nostro scopo era semplicemente quello di arrivare in un luogo comodo per iniziare l’itinerario vero e proprio l’indomani.
Prima di partire riempio in qualche modo le borse, mettendo tutto quello che potrebbe servire per un weekend (e qualcosa in più) e alla fine avevo ancora parecchio spazio a disposizione, soprattutto nel bauletto.
Alle 18:00 ci troviamo al benzinaio di Tavernola, dove facciamo il pieno, e imbocchiamo l’autostrada direzione Genova, quindi Alessandria e poi Asti. Il tragitto non è particolarmente bello o emozionante… insomma, è autostrada e basta, che scorre molto velocemente, eccezion fatta per l’immancabile traffico pesantissimo sulla tangenziale ovest di Milano.
Da Asti arriviamo ad Alba, sempre su strade molto veloci, dove ci fermiamo per la notte in un bed and breakfast.
Secondo giorno: sabato
Ci svegliamo e verso le 8:00 facciamo un’abbondante colazione, così da essere in sella il prima possibile visto che ci attendeva una lunga gita.
Partiamo verso Cuneo seguendo la statale, dove ci ci fermiamo rapidamente per rifornire le moto e, dopo qualche kilometro, iniziamo la salita verso Tende che dopo Limone Piemonte diventa davvero entusiasmante grazie ad un asfalto perfetto e i tornanti molto larghi.
Occhio agli autovelox, ne abbiamo incontrato uno mobile piazzato nel classico posto inutile ai fini della prevenzione, ma ottimo per far cassa.
Per arrivare in Francia prendiamo il tunnel posto a 1300 metri d’altezza (arrivare in vetta al Colle di Tenda è una faccenda parecchio complicata che coinvolge un lungo tratto sterrato) e iniziamo la lunga e piacevole discesa verso Ventimiglia per poi puntare a Sanremo prendendo la litoranea (che traffico!), dove arriviamo poco prima delle 13:00.
Sosta per il pranzo in una pizzeria e breve giro per la cittadina; quando ripartiamo il cielo inizia ad essere scuro e dopo pochi minuti siamo costretti a fermarci e mettere le tute antipioggia.
Il trasferimento è lentissimo: traffico pesante e la pioggia non aiutava di certo, così arriviamo a Savona, dopo qualche altra breve sosta, poco prima delle 18:00.
Facciamo un giretto nella zona del porto e verso le 19:00 ripartiamo per Mioglia, un paesino un po’ sperduto sugli appennini tra Liguria e Piemonte dove avevamo prenotato il bed and breakfast.
La sera usciamo a mangiare qualcosa e poi ci fermiamo un po’ ad ascoltare un concerto in piazza a Mioglia.
Terzo giorno: domenica
Poco prima che suonasse la sveglia veniamo svegliati da fortissimi tuoni e inizia a piovere a dirotto; non ci demoralizziamo troppo e mentre facciamo colazione esce il sole.
Ci dirigiamo verso Cairo Montenotte dove facciamo rifornimento per poi andare verso nord passando da Castelletto Uzzone, Cortemilia e Bubbio; nei pressi di Bistagno cambiamo direzione puntando verso Dego.
Da Dego si risale passando da Sassello e Melazzo per arrivare ad Acqui Terme.
Questo lungo itinerario ci ha impegnato tutta la mattina e si tratta di un percorso decisamente consigliato a tutti i motociclisti: tantissime curve, strada larga e ben asfaltata in mezzo ai vigneti.
Ad Acqui ci fermiamo a mangiare, poi ci avviciniamo all’autostrada passando da Nizza Monferrato, facendo diversi kilometri su dolci colline piene di vigneti.
Da Alessandria a casa il trasferimento è puramente autostradale.
Punti di interesse
I luoghi interessanti sono davvero moltissimi e c’è solo l’imbarazzo della scelta: Alba e Acqui Terme sono i due centri più importanti che si trovano in territorio piemontese, mentre la maggior parte delle città che si trovano sulla costa ligure meriterebbero una sosta.
Questo itinerario può essere fatto in due giorni nel caso in cui si desideri concentrarsi più sulla guida che non sul turismo inteso come visita dei luoghi, altrimenti è necessario pensare di fare tre o quattro giornate.
Un paio di foto…
Ehm… questa volta non ho foto da pubblicare… io ho dimenticato a casa la macchina fotografica e Alex non mi ha ancora passato le sue. Appena me le manda le pubblico
[ originariamente pubblicato su micheledellatorre.net il 06 agosto 2009 ]